Terapia con VAC-Pressione Topica Negativa

La Terapia con VAC-Pressione Topica Negativa (NPWT = Negative Pressure Wound Therapy) nasce circa 20 anni addietro nell’ambiente cardiochirurgico e dalla necessità di drenare le mediastiniti (infezioni complesse della cavita virtuale toracica), per poi avere un suo peculiare impiego clinico nella cura delle lesioni cutanee complesse quali ulcere da da decubito, ulcere dai insufficienza circolatoria agli arti inferiori, ulcere al piede diabetico, lembi e innesti cutanei, ferite chirurgiche e ferite chirurgiche deiscenti, cavità addominali, ferite d’arma da taglio e ustioni a spessore parziale, ecc.

Il suo principio d’azione si attua mettendo la lesione cutanea sottovuoto, applicandovi un’aspirazione che in pressione negativa oscilla in un range di 60-140 mmHg (variabile per ogni caso clinico e da fase a fase del processo di cura), e lavorando sinergicamente su tre azioni:

  • rimozione dell’essudato eccedente (gestione dei fluidi e conseguente controllo del grado di umidità);
  • asportazione di qualunque tipo di secrezione purulenta (riduzione della carica batterica e conseguente controllo dell’infezione);
  • irrorazione aumentata (richiamo del flusso ematico del micro-circolo e conseguente stimolazione della neo-angio-genesi).

Condizioni ideali al posizionamento della VAC-terapia con pressione topica negativa sono:

  • adeguata perfusione-vascolarizzazione della lesione;
  • recente debridement a ultrasuoni/curettage chirurgico;
  • abbondante essudato;
  • paziente collaborante.

Il trattamento consiste nel medicare la lesione zaffandola con una garza antibatterica o con una schiuma di profondità impregnata d’argento (antibatterica), successivamente viene applicato un patch costituito da un cerotto-film di poliuretano che sigilla la lesione e la medicazione stessa, da tale patch diparte un tubo che giunge direttamente all’aspiratore-apparecchio di suzione, il quale, lavorando in pressione continua o alternata, applicherà la terapia omogeneamente a tutta la lesione (legge della fisica: P = F / S). Tutto il materiale biologico drenato verrà raccolto in un canister-serbatoio integrato all’aspiratore, per poi essere smaltito. Si posso trattare contemporaneamente da 1 a 2 lesioni con un solo aspiratore, ottimizzando così tempi e costi di terapia. La frequenza di cambio medicazione è peculiare per ogni caso clinico, ma solitamente oscilla in un range di 2-4 giorni. Tutto il materiale di medicazione è sterile, monouso e monopaziente.

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